Javier Pérez Barricarte: “Casa”

 

 

 

 

Poesia tradotta e letta da Helen Mori (Università degli Studi di Trento)

Casa

 

Là dove non c’è spazio per gli dèi

non c’è spazio nemmeno per noi.

 

Ci indicarono

la contingenza e il terrore,

l’utilità di accompagnarsi

nell’oscurità,

l’immortalità che nulla può

contro l’oblio.

 

Una cartolina che dica

non sono mai stato qui,

qualcun altro l’ha vissuto per me,

per ora prevalgo.

 

Di questo si tratta,

di ripetere l’aneddoto sentito

durante un viaggio che non s’è fermato a contemplare

quanto alti sono i sogni.

Più alta è la notte.

 

Rare volte ci incrociamo

sulle scale piane

delle astrazioni

e raggiungiamo posti

che non sappiamo abitare.

 

E poi ci addormentiamo

mentre la vita ci scopre

zeppi di esempi.

Qui la fontana,

lì il fiume,

là il mare.

 

(Quizá nos baste la tierra, Pre-Textos, Valencia 2017)

 

 

Hogar

 

Donde no caben los dioses

tampoco hemos entrado nosotros.

 

Nos señalaron

la contingencia y el terror,

la conveniencia de acompañarse

en lo oscuro,

la inmortalidad que nada puede

contra el olvido.

 

Una postal que diga

nunca estuve aquí, lo viví por otro,

de momento he prevalecido.

 

De eso se trata,

de repetir la gracia oída

en un viaje que no se detuvo a contemplar

qué altos son los sueños.

Más alta es la noche.

 

Rara vez nos cruzamos

en las escaleras planas

de las abstracciones

y llegamos a lugares

que no sabemos habitar.

 

Entonces nos quedamos

dormidos y la vida nos descubre,

plagados de ejemplos.

Aquí la fuente,

allí el río,

allá el mar.

 

Poema leído por el autor

Fotografía: Instituto de Estudios Naturales

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